Noi semplifichiamo troppo l'uomo fino all'inverosimile.

Proprio ieri parlavo con un ragazzo di 24 anni che diceva di non avere sogni e di voler farsi mantenere prima dalla famiglia e poi da una ricca compagna, per tutta la sua vita.
Ora, a voi non prende l'indignazione verso questo giovane? 

Sta vivendo con dignità o sta prendendo in giro chi vive con impegno e ideali, chi lotta per arrivare a fine mese, chi comprende e coltiva le relazioni come una vocazione. . .
Ebbene cari fratelli, a me sembra di essere. . .un vile, vile: Che non ha valore né pregio, o ne ha poco rispetto ad altri elementi dello stesso tipo: gli alchimisti presumevano di trasformare in oro i metalli vili; quindi misero, meschino: riguardo il viver mio sì vile E sì dolente . Leopardi).
Vile perchè io credo al vivere laborioso, impegnato, con alti ideali, alle lotte e a tutte le cose belle che ho scritto sopra, ma dimentico che a volte mi dimentico di tutta questa roba e come dice Baudelaire, torno a pestare allegro il fango, il fango di tutto ciò che è contrario alla dignità della vita.
E questo fratelli miei, lo faccio perchè sono fragile e non lo riconosco; e quindi da ora in poi, lo voglio gridare ai quattro venti, non lo voglio più nascondere: io sono fragile e contraddittorio e infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. Apocalisse 3.14.

Quel ragazzo, ha avuto il coraggio di mostrarsi come è a me che non mi conosceva neppure. E continuava a dire: prima facevo questo, ora non ho più voglia di fare niente. 
-Quando facevo il serio-. Mi raccontava:
-Vedevo i miei amici che uscivano in discoteca e io invece, dovevo andare a letto presto. Allora ho smesso perchè quella vita, mi stava portando via gli amici e il divertimento.


Scommetto che il nostro disprezzo verso questo giovane cresce sempre di più!

Ma chi siamo noi per pesare il suo bisogno di amicizia e di divertimento? quali elementi abbiamo per capire che deve rinunciare o ridurre i bisogni che il suo corpo gli urla nel profondo della sua intimità? 
Non sappiamo non conosciamo, ma sopratutto non siamo lui per provare tutto questo, attraverso la sua persona. 

E' troppo complicato mettersi nel suo corpo (non soltanto nei suoi panni), nelle sue viscere, nei suoi pensieri, nella sua storia ?

è vero. Allora non facciamolo.

Allora come possiamo aiutarlo o semplicemente vivere con lui? 

Non lo so. Non sono in grado di dirvi una cosa così profonda. Anche perchè se ve la dicessi, voi la applichereste immediatamente a tutti i vostri amici come una regola. E invece non c'è un copione, una scorciatoia. 
C'è un mistero da vivere: noi stessi e gli altri. Siamo liberi di fare scelte, di muoverci o di restare fermi. di parlare o di sopportare il silenzio. 

Ti lascio solo una parola da continuare. Scrivici quello che vuoi. 

NON TEMERE_______________________

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